Translate

Informazioni personali

Catania, CT, Italy
Marcello Di Tora, domenicano, è nato a Catania il 7 maggio 1968. Ha emesso la professione solenne il 6 ottobre 1991. E' stato ordinato sacerdote il 7 ottobre 1992. Dal 25 settembre 2019 risiede presso il Convento S. Domenico di Catania.

Presentazione. Curriculum vitae

MARCELLO DI TORA (Catania,1968) è entrato nell’Ordine domenicano nel 1986. Dopo gli studi filosofico-teologici all’Università San Tommaso d’Aquino in Urbe (Angelicum) di Roma e l’ordinazione sacerdotale (1992), si è specializzato in Teologia fondamentale alla Pontificia Università Gregoriana, coltivando l’interesse per le grandi religioni dell’umanità ed il fenomeno delle sètte e dei nuovi movimenti religiosi. Si è laureato in Studi Islamici presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli (1998). Rientrato in Sicilia, nel 1998 è stato inserito nel nascente e pionieristico Dipartimento di Teologia delle Religioni della Facoltà Teologica di Sicilia «S. Giovanni Evangelista» (FTS), dove ha iniziato il suo insegnamento di Islamistica e di Teologia delle religioni. Conseguirà il Dottorato in Teologia, alla FTS, il 19 settembre 2022. Nel luglio 1999 ha compiuto uno stage all’IDEO (Istituto Domenicano di Studi Orientali) del Cairo, per il perfezionamento della lingua araba e della cultura islamica. Dall’11 dicembre 2007, è Direttore del Dipartimento di Teologia delle religioni della FTS. Nel corso degli anni, ha tenuto corsi di Teologia fondamentale (2011-2013) e seminari sul pensiero filosofico-teologico di Tommaso d’Aquino (2010-2016). Dall'a.a. 2018-2019 al 2022-2023 ha tenuto seminari sul rapporto tra il cristianesimo e le religioni. Oltre all'Islamistica e alla Teologia delle religioni, insegna Storia delle religioni asiatiche (dal 2017) e Introduzione alla teologia (dal 2018). Ha tenuto corsi in Licenza su: le religioni e la pace (2022-2023) e le religioni e la sfera della temporalità (2023-2024). L’elenco completo dei corsi svolti è al sito https://fatesi.discite.it/ppd/didattica.jsp?d=147 . Ha insegnato Teologia fondamentale alla LUMSA di Palermo dal 2000 al 2015 (qualcuno ha diffuso una vecchia dispensa per gli studenti al sito https://www.docsity.com/it/la-ragionevolezza-della-fede-appunti-di-teologia-dogmatica/213619/). Ha fatto parte, per conto dell’AVEPRO, della Commissione di valutazione del P.I.O. di Roma (16-17.1.2019). Dall’a.a. 2020-2021 insegna Storia delle religioni presso lo Studio Teologico «San Paolo» di Catania. Dall'a.a. 2022-2023 tiene un corso dal titolo "Fonti, metodi e fondamenti della storia delle religioni" al Dipartimento "Religioni e Culture" dell'Università di Palermo (https://offertaformativa.unipa.it/offweb/schedaTrasparenza?lingua=ITA&oidCurrInsegnamento=157269). Dal 1997 al 2017 ha diretto, a Palermo, il Centro domenicano di Studi per il Dialogo con l’Islam (Ce.s.d.i.), ed è membro del GRIS (Gruppo di Ricerca e di Informazione socio-religiosa). Dall’esperienza del Dipartimento, con il continuo confronto con i colleghi, e partecipando ai convegni che venivano celebrati annualmente, spesso come relatore, ha maturato una propria sintesi del rapporto cristianesimo-religioni, illustrata nelle diverse pubblicazioni, il cui elenco completo è consultabile alla pagina https://framarcelloditora.blogspot.com/p/le-mie-pubblicazioni.html. Per la Fatesi ha curato i seguenti volumi: Sicilia e Tunisia nell’area geografico-culturale del Mediterraneo: per una convivialità delle differenze. Atti del Convegno di studi Palermo, 30-31 maggio 2003, S. Sciascia, Caltanissetta 2006; ed Etica, giustizia, diritto. La prospettiva islamica e la prospettiva cristiana. Atti del Convegno di studi Palermo, 27-28 maggio 2005, S. Sciascia, Caltanissetta 2007. Ha pubblicato i saggi dal titolo: Il cristianesimo a confronto con le religioni (induismo, buddismo e islàm) e le sètte. Le ragioni della fede cristiana (cf. 1Pt 3,15), EDI, Napoli 2008 e Teologia delle religioni. Linee storiche e sistematiche, Flaccovio, Palermo 2014. Quando gli impegni accademici glielo consentivano, ha svolto il ministero della predicazione itinerante con tridui e novene in preparazione alle feste di S. Vincenzo Ferrer (Calamonaci, Ag), dell'Immacolata e di S. Giuseppe (Palermo e Càccamo, Pa). Risiede presso il convento S. Domenico di Catania dal 25 settembre 2019 .

***

Questo blog (che in realtà intende presentarsi come un sito personale) l’8.9.2010 esclusivamente come strumento per la mia attività di insegnamento (dunque non lo utilizzo per altro, né per discutere o per commentare fatti di cronaca, di politica o di costume sociale). Tramite il blog, pertanto, posso pubblicare i files di supporto per le lezioni così che gli studenti possano scaricarli facilmente direttamente da qui. Di recente, seguo un altro metodo: condividere i files con i rappresentanti di classe, che a loro volta li girano ai colleghi. Altri testi di didattica sono disponibili presso la “Pagina docenti" della PFT (https://fatesi.discite.it/ppd/materiali.jsp?d=147) e dello Studio Teologico S. Paolo (https://stsp.discite.it/ppd/home.jsp?d=91). Ho aperto un profilo di fb (4.6.2011) per esprimere considerazioni di impegno civile. Nell'aprile 2016 ho attivato anche "Google+ " per favorire il caricamento di video.

Di seguito vengono pubblicate le rationes dei corsi dell'anno accademico in corso.

In base alle norme vigenti, tutti i diritti di questo blog sono riservati.

PER ORIENTARSI NEL BLOG

PER ORIENTARSI NEL BLOG:
I) - in primo piano (a seguire): programmi dei corsi e materiale didattico;
II) - al centro: post (video) maggiormente significativi
- in basso a destra (di seguito ai post) bottoni di utilità generale
III) - in fondo al blog, presentazione delle opere più recenti;
IV) - le mie attività (in ordine cronologico "Last in first out": LIFO)
V) - infine: varie

I) PER SCARICARE DOCUMENTI

I) AVVERTENZA: PER SCARICARE I TESTI E DOCUMENTI

Da qualche tempo, il sito Scribd, presso il quale ho caricato i documenti, non consente più di effettuare facilmente ed immediatamente il "download", ma richiede la registrazione al portale.
Per ovviare a questo inconveniente, suggerisco di procedere nel modo seguente. In basso a destra ad ogni documento, appaiono tre bottoni: il download (carica documenti), lo share (condivisione) ed il fullscreen (ingrandimento immagine). E' sufficiente cliccare sullo SHARE ed accedere col proprio account di facebook (tutti ce l'hanno); aperto il file, risulta agevole scaricarlo sul proprio pc (in genere, per default, nella cartella downloads). La foto successiva evidenzia il pulsante share che consente l'accesso a Scribd.

Bottone Share

Bottone Share
Particolare sul bottone da cliccare

ANNUARIO A.ACCADEMICO FATESI E UNIPA 2023-2023

ANNUARIO A.ACCADEMICO FATESI E UNIPA 2023-2023
ANNUARIO A.ACCADEMICO FATESI E UNIPA 2023-2023

ANNUARIO A.ACCADEMICO STUDIO S. PAOLO

ANNUARIO A.ACCADEMICO STUDIO S. PAOLO
ANNUARIO A.ACCADEMICO STUDIO S. PAOLO

I. Programma Corsi di Licenza della Fatesi

CORSI DI LICENZA 2023-2024 1

CORSI DI LICENZA 2023-2024 1
CORSI DI LICENZA 2023-2024 1

CORSI DI LICENZA 2023-2024 2

CORSI DI LICENZA 2023-2024 2
CORSI DI LICENZA 2023-2024 2

Frontespizio del mio saggio di Teologia delle religioni.

Frontespizio del mio saggio di Teologia delle religioni.
Frontespizio del mio saggio di Teologia delle religioni.

Presentazione del mio saggio

Presentazione sintetica del mio saggio Teologia delle religioni. Linee storiche e sistematiche, Flaccovio, Palermo 2014

Il saggio nasce dall’esperienza dell’insegnamento della Teologia delle religioni, disciplina che è stata portata all’attenzione dei riflettori della teologia cattolica europea sostanzialmente dopo la pubblicazione del volume di J. Dupuis Verso una teologia del pluralismo religioso. La disciplina era già nota nel Nord America e in Oriente, ma poco attenzionata in Europa fino al volume dell’illustre teologo gesuita belga (che ebbi la fortuna di conoscere in occasione del suo corso di licenza PUG nel 1993-1994, nel quale illustrava commentando il suo saggio di fresca pubblicazione Introduzione alla cristologia, Piemme, Casale Monferrato (AL) 1993 . Contestualmente alla pubblicazione di Verso…, la Facoltà Teologica di Sicilia apriva il Dipartimento di Teologia delle Religioni, sotto la direzione di Mariano Crociata, al quale succedevo nel 2008 dopo la sua consacrazione episcopale. Avendo l’opportunità di seguire da vicino tutti i passi del Dipartimento, con i dibattiti, il confronto e i convegni che si organizzavano, da M. Crociata ho potuto apprendere i criteri per una formulazione epistemologica della disciplina, che ancora il documento della CTI Il cristianesimo e le religioni, non aveva ben chiaro (n. 4). Nei miei articoli (vedi la pagina delle mie pubblicazioni) su Teologia delle religioni e islamologia. Osservazioni sulla relazione di Giuseppe Rizzardi (2006), La struttura antropologica del comportamento etico: aspetto fenomenologico e rilettura teologica (2009), La teologia delle religioni e i suoi principali nodi teologici. Considerazioni metodologiche e teoretiche (2009), «In verità la religione, presso Dio, è l’Islam (Cor 3,19). La Recitazione coranica sfida alla pretesa universalistica cristiana» (2013), ho potuto riformulare il prezioso insegnamento di Mariano Crociata col mio peculiare contributo che nel saggio illustro: la distinzione tra una teologia apologetico-fondamentale ed una dogmatica. La prima si colloca sul versante della questione veritativa (oggi praticamente assente nella riflessione contemporanea, tutta protesa a non urtare la sensibilità dell’ “altro” con il dialogo) e ha Cristo come terminus ad quem, il punto d’arrivo di un percorso teologico-razionale (quello della teologia fondamentale, di cui la tdr è una branca, che intende mostrare la credibilità della rivelazione cristiana). Si tratta di una dimensione imprescindibile, anche dal punto di vista pastorale, dal momento che non si sottolineerà mai abbastanza il fatto che le religioni non orientano affatto a Cristo, bensì solo ad incrementare il numero dei loro seguaci e presentandosi come vie di salvezza alternative a quella di Gesù (pp. 43-44). Sotto un altro versante, invece, di tipo dogmatico, dal quale scaturiscono le principali questioni contemporanee (la salvezza, la rivelazione, la mediazione salvifica delle religioni, la loro collocazione nel disegno di Dio, la presenza in esse dello Spirito ed il loro rapporto con la chiesa), Cristo è invece il terminus a quo, il punto di partenza della riflessione. Nel PRIMO capitolo, pertanto, nel presentare lo statuto epistemologico della disciplina, mediante le osservazioni riguardanti il suo oggetto (cosa essa sia) ed il suo metodo (come essa proceda), si dischiudono i compiti e la divisione dei trattati della disciplina. Ponendo con forza la distinzione epistemologica tra teologia delle religioni e dialogo interreligioso, ne consegue:

1) la teologia, come osservano, tra gli altri, anche la CTI (6,96,97) e G. Gäde, non può essere pensata in senso neutrale “con le religioni”, una “interreligiosa” o “teologia dialogica” (come vorrebbe, tra gli altri, M. Fuss), bensì come propriamente teo-logica, ossia col riferimento essenziale (ed unico) nella rivelazione consegnata nei 10 luoghi teologici, da interpretare secondo la ragione (pp. 44-47);

2) 2 il dialogo non è il metro della tdr, né può condizionare la riflessione teologica, come avviene invece oggi (perfino J. Dupuis l’ha ammesso: DuS, p. 152), ponendo a tema solo quello che unisce e occultando le differenze (diversamente da CTI 100-101), che sono pure sostanziali e strutturali, temendo che possano urtare l’interlocutore, e riducendo, di fatto, il cristianesimo ad una filosofia pratica (interessata ai diritti, alla solidarietà, ecc.), una onlus sociale (cosa resta del cristianesimo senza la croce di Gesù, senza la sua autoconsapevolezza messianica di Figlio di Dio, della redenzione, della figliolanza divina per lo Spirito Santo e della chiesa come strumento necessario per la salvezza di tutti?). il dialogo interreligioso, in realtà, non è nient’altro che la via empirica (peraltro già conosciuta nell’ambito aconfessionale della società civile, nella quale è, nella sua forma più alta – che si realizza nel Parlamento –, quella forma di comunicazione umana con la quale ci si sforza di trovare accordi con l’altro” mediante l’arte del compromesso, della negoziazione e dell’accordo) con cui i credenti incontrano i seguaci delle altre religioni e stabiliscono rapporti di amicizia in vista della costruzione della pace, mantenendo ferma l’identità degli interlocutori. Di certo il dialogo interreligioso non è pensato dal Magistero cattolico come un negoziato tra le religioni al fine di accontentare tutti ponendo a tema solo credenze e valori che accontentino (sempre e comunque) tutti (in una artificiosa “super-religione”) (pp. 38-42).

3) Nel libro è proposta una duplice affermazione (di buon senso e teologica nello stesso tempo): a) nessuno deve sentirsi offeso per le credenze dell’altro (peraltro ripresa dalla Carta dei Valori della Cittadinanza e dell’Integrazione, p. 88. 237); b) la regola del dialogo è: non imporre la fede, né rinunciare ad essa relativizzandola, occultandola, rimuovendola (p. 237).

4) 3) La tdr è debitrice delle acquisizioni delle Scienze delle religioni (storia, fenomenologia, antropologia, sociologia, psicologia). Ma queste scienze sono strutturalmente empiriche e aconfessionali; dunque non si pongono la questione della verità religiosa. Pertanto occorre che vi sia il momento riflessivo in cui la teologia si ponga su un piano epistemologico differente, che è appunto il giudizio di valore. Essa ha il compito di esprimere una valutazione sulle religioni alla luce della Rivelazione (pp. 35-42); nessuno deve scandalizzarsi di questa opzione dal momento che a): è una valutazione tutta interna alla comunità credente, che non può certo essere sottoposta al giudizio delle religioni (p. 39); b) anche le religioni hanno la loro legittima visione del cristianesimo, che certamente differisce dall’identità cristiana (p. 39 n. 23). Si pensi, ad esempio, la concezione islamica delle Scritture ebraico-cristiane che sarebbero state falsificate (tahrìf) da ebrei e cristiani al fine di occultare la missione profetica di Muhammad...

Poste queste precisazioni, approfondite in special mondo nel mio La teologia delle religioni e i suoi principali nodi teologici. Considerazioni metodologiche e teoretiche (2009), possiamo distinguere i diversi trattati interni alla disciplina:

A) La teologia generale delle religioni, con l’analisi della categoria “religione” e le problematiche, già abbozzate, della teologia dogmatica delle religioni (pp. 20, 60-61)

B) La teologia speciale delle religioni o del discernimento cristiano (secondo il senso proprio di 1Ts 5,21 (pp. 34, 224) delle singole religioni (pp. 20-21, 61). Essa ha lo scopo di accostare dottrine e prassi al fine di individuare analogie e differenze, così da poter formulare, mediante lo studio comparativo previo, teologie specifiche delle singole religioni storiche (teologia dell’islam, del buddhismo, ecc.) in modo da favorire il dialogo con i rispettivi seguaci. Su questa linea, gli sviluppi successivi alla ricerca hanno permesso di evidenziare come questa disciplina si occupi delle “grandi religioni”. Ciò significa che essa non si occupa delle Sètte o Nuovi Movimenti Religiosi, i quali non sono disposti ad un dialogo aperto e sincero (basti considerare l’astio dei Testimoni di Geova verso il cattolicesimo). Per “grandi religioni” intendiamo quelle con un elevato numero di aderenti, di certificata antichità storica (il New Age , ad esempio, è di recente apparizione) e permanenza nel tempo, che hanno accettato di stabilire relazioni di dialogo permanente con la chiesa cattolica a partire dal Vaticano II in poi (sotto questo punto di vista, benché i Mormoni o i Testimoni di Geova sia di gran lunga superiore a quello dei Giainisti, tuttavia è solo con questi ultimi che si può parlare tecnicamente di dialogo esplicito, positivo e costruttivo).

C) La teologia apologetico-fondamentale, che pone a tema la questione della credibilità della rivelazione, sotto la spinta delle considerazioni di R. Fisichella (p. 20, 62, 50-51, spec. nn. 63-64). Ho affrontato lo studio di questa sezione nel mio Il cristianesimo a confronto con le grandi religioni (induismo, buddhismo e islâm) e le sètte. Le ragioni della fede cristiana (cf. 1Pt 3,15), EDI, Napoli 2008.

Dopo la presentazione della triple partizione della disciplina, possiamo affermare che l’angolo di osservazione del teologo sulle religioni può essere calibrato secondo varie angolature, che poi ne condizionano l’indagine:

  1. in termini generali, è messa a tema la questione dei rapporti cristianesimo-religioni (p. 28)
  2. concretamente la ricerca è determinata dalla comprensione del fenomeno delle religioni: in questo senso si tratta di analizzare e valutare (p.p. 25, 34) il significato delle religioni alla luce della fede cristiana (nello specifico, la tdr si chiederà esplicitamente, a partire dagli anni ’90, e con le iniziali riflessioni di J. Dupuis in Verso.., qual è il loro ruolo nell’unico disegno salvifico di Dio per l’umanità che si è realizzato in Cristo)
  3. che rapporti di dialogo è possibile stabilire con i seguaci delle altre religioni: di fatto ciò significa inquadrare il tema sotto l’angolatura specifica dei tratti comuni che dobbiamo rintracciare nelle religioni al fine di stabilire un dialogo costruttivo. In questo caso, l’interesse principale (e condizionante) è dato dall’esigenza del dialogo, che invece non è l’unica né la principale né la primaria (pp. 21-22, 221-224).
  4. a partire dalle domande poste (da qui l’importanza della precisazione dell’oggetto, del metodo e della divisione), si individueranno i percorsi e gli interessi dei teologi.

Dalla riflessione del Dipartimento ho anche potuto acquisire un altro caposaldo: la tdr, che procede in modo induttivo e in modo deduttivo, ha nel panorama del pluralismo religioso il contesto nel quale essa opera e nel quale la fede in Gesù deve essere ripensata (Massimo Naro e CTI 1-2). Da qui il SECONDO capitolo sul contesto pluralista delle nostre società occidentali, con le loro sfide (la loro laicità, spesso traboccante in laicismo) ed opportunità (il confronto con i credenti di altre religioni aperto al dialogo ma anche al rafforzamento dell’identità cristiana). Il capitolo va letto alla luce di una premessa (ampiamente documentata, pp. 17-20): se il contesto principale dell’analisi del pluralismo religioso è dato dal fenomeno immigratorio sempre più massiccio, le considerazioni e le valutazione per la sua gestione non competono alla teologia (che non ha e non può avere soluzioni empiriche da proporre, benché gli ecclesiastici siano fortemente tentati di proporre ricette su tutti i temi dell’attualità politica, benché, ad esempio, il famoso testo di Mt 25,38 – preso come titolo per una recente pubblicazione di M. Naro – non si trova nella Costituzione), ma alle Istituzioni: Parlamento, Governo, Opinione pubblica. Lo Stato, in altri termini, deve poter gestire il fenomeno immigratorio con i criteri del diritto, coniugando solidarietà e sicurezza, regolando con saggezza i flussi e tenendo presente che la vera sfida è rappresentata dall’integrazione nel tessuto sociale europeo dei cittadini di religione islamica (pp. 75-87). La multiculturalità è un valore se non si confonde col relativismo dei valori ed è l’occasione di tutelare le minoranze religiose (pp. 85-92).

I CAPITOLI che vanno dal TERZO al NONO, che rappresentano la Seconda Parte, raccontano la storia della teologia delle religioni(anticipata alle pp. 22-27). Rientrano in quella che viene detta “teologia positiva”. Il TERZO (pp. 95-112) analizza le tematiche attuali alla lue della come la Scrittura, la quale non si pone tutte le questioni che la tdr oggi solleva. Tuttavia la Bibbia mette in risalto due dati centrali: che Cristo è il rivelatore definitivo del Padre ed il solo salvatore dell’umanità. Di conseguenza la chiesa, tramite la quale vengono amministrati i sacramenti della salvezza (a cominciare dal battesimo), è necessaria alla salvezza di tutti gli uomini, tanto da essere paragonata all’arca di Noè, l’unica arca nohachica, al di fuori della quale non si dà salvezza (1Pt 3,18-22). Specularmente, la Scrittura mostra sia apprezzamento per la religiosità “pagana”, cioè non biblica, sia l’incapacità delle religioni di offrire verità (piena) e salvezza. Questa seconda dimensione oggi viene tralasciata perché scomoda. Qualcosa di simile, in realtà, e per certi versi con caratteri più apodittici, si trova nel Corano, col netto insegnamento secondo cui "fuori dall'islam non c'è salvezza" (si vedano, in ordine di incisività, rispettivmente: Cor 3,19.85; 5,3; 9,33; 6,161; 4,125; ma anche 2,131-132; 24,55; 110,2). A partire dalla consapevolezza biblica, nel QUARTO capitolo (pp. 112-131) si descrive come la coscienza ecclesiale abbia affrontato la questione del rapporto con le religioni sia in senso rivelativo che salvifico. Sotto quest’ultimo, maturando l’assioma extra Ecclesiam nulla salus in termini sempre più rigidi (fino al Concilio di Firenze, capitolo QUINTO: pp. 133-136; da qui la comprensione teologica di questo periodo storico sotto il nome di esclusivismo ecclesiocentrico); con la scoperta nel Nuovo Mondo, cadranno i presupposti del ragionamento che nel tempo irrigidirà sempre più l’assioma: p. 130, 134) e si farà strada la considerazione della possibilità dell’ignoranza, senza colpa del Vangelo (pp. 134-136). Sotto il profilo rivelativo, coniando la dottrina dei Semi del Verbo, da rintracciare tuttavia non nelle religioni, quanto nella filosofia (greca). Nel SESTO capitolo (pp. 137-156) si analizza il pensiero di tre pionieri della disciplina: De Lubac, Daniélou e Rahner (citati al n. 4 della CTI, p. 136). Questi pensatori saranno i primi a considerare le religioni come sistemi di credenze e culturali, spostando così l’attenzione dalla salvezza dei singoli, al ruolo delle istituzioni religiose nella salvezza. La teologia successiva li classificherà come esponenti del modello inclusivista, che poi sarà quello del Vaticano II. Tutti e tre hanno chiaro in mente come sia Gesù Cristo l’unico salvatore del mondo. Tuttavia non escludono la salvezza ai seguaci delle altre religioni. È sul come giunga ai non cristiani la salvezza cristica che i tre divergono: De Lubac e Daniélou ritengono che le religioni siano il tentativo culturale degli uomini di giungere fino a Dio; ma in quanto pura ricerca umana (da qui la definizione della loro impostazione come dottrina del compimento) del divino, essa comporta sia il raggiungimento di verità naturali, sia l’errore, che è proprio di una ricerca incompiuta e imperfetta, a motivo del peccato. Per Rahner, invece, il cui pensiero è diventato il punto di riferimento dei teologi cattolici contemporanei, non si dà una distinzione netta tra ambito naturale e ambito sopranaturale; pertanto la natura stessa è già toccata dalla grazia di Dio. Di conseguenza, le religioni non sono soltanto la ricerca di Dio da parte dell’uomo ma anche il venire incontro agli uomini del Dio di Gesù Cristo. I seguaci delle religioni pertanto, già raggiunti dalla grazia, hanno modo di entrare in contatto con Dio, e sono cristiani senza saperlo coscientemente (“cristiani anonimi”). Se le religioni il luogo dell’operante presenza misteriosa di Dio, esse sono vie di salvezza, che tuttavia si realizza pienamente in Cristo. I loro seguaci non si salvano a dispetto delle religioni, ma proprio in forza della loro appartenenza ad esse, benché la fonte salvifica resti Cristo.

Da qui la posizione di Rahner pensata come la linea della presenza nascosta di Cristo nelle religioni. La teologia dei nostri tre teologi condizionerà sia il Vaticano, che tuttavia non prenderà posizione esplicitamente, e resterà sullo sfondo dei diversi paradigmi e correnti della tdr fino ai nostri giorni (pp. 150-151, 170-171). La vera questione cruciale in tdr, dalla quale scaturiscono a cascata tutte le risposte alle domande poste oggi a (e da) questa disciplina, è quella del rapporto tra natura e grazia, tra natura e soprannatura. Il paragrafo 6.3.2 pone a tema la questione (pp. 152-155), osservando che il Magistero opti (prevalentemente) per la prospettiva del compimento (pp. 150-151). Personalmente appoggio la dottrina del compimento. Tuttavia, dal momento che il teologo è soprattutto colui che cerca la Verità (non chi parteggia ideologicamente per un partito o per un altro), ebbene la ricerca della verità, secondo l’insegnamento tommasiano, che ispira il mio percorso teologico (pp. 4-47), suppone di considerare anche ciò che di buono e di vero è presente nella posizione dell’‘altro”, chiunque esso sia (p. 274 n. 26; cit. in FR 44). Certamente non tutto è da criticare nella posizione di Rahner. È soprattutto l’intuizione di fondo che va valorizzata: il fatto che Dio è continuamente alla ricerca dell’uomo, non lo abbandona a se stesso. Pertanto, nel paragrafo 8.5.2 (pp. 199-213) formulo quando avevo già abbozzato in La teologia delle religioni. Bilanci e prospettive alla luce della «Dominus Iesus» (2005) e ne La teologia delle religioni e i suoi principali nodi teologici. Considerazioni metodologiche e teoretiche (2009): una sintesi tra dottrina del compimento e dottrina della presenza, assumendo il meglio dell’una e dell’altra. Concretamente, le religioni sono il tentativo di raggiungere Dio (compimento), ma tale sforzo non lascia indifferente Dio; egli si fa trovare (presenza) mediante il suo Spirito Santo (pp. 179-180, 274-276): ma l’andare di Dio incontro all’umanità non è propriamente di ordine soprannaturale, ma naturale. Questa precisazione non svilisce né sminuisce l’azione di Dio. Semplicemente ne inquadra teologicamente la natura. E permette di salvaguardare perfettamente due principi cardini in tdr: la novità cristiana ed il riconoscimento del bene presente nelle religioni (pp. 154-155, 207, 222-223, 274-276) senza dover deviare nel pluralismo teocentrico relativista ovvero (nel vero senso dato dalla congiunzione avversativa) nell’esclusivismo barthiano (p. 137 n. 1, 144).

Il Capitolo SETTE (pp. 157-172) presenta l’insegnamento del Vaticano II. Il Concilio rappresenta una svolta epocale nel rapporto con le religioni (di fatto superando definitivamente il rigido esclusivismo patristico). La corretta comprensione di quanto ha realmente formulato il Concilio, che è dato anzitutto da quanto documentato nei Testi conciliari, è da inquadrare secondo un’ottica cristocentrica. Il concilio ribadisce con vigore che Cristo è il rivelatore definito del Padre e l’unico salvatore; di conseguenza la chiesa è sacramento di salvezza per tutti gli uomini; essa ha il compito primario dell’annunzio del Vangelo di Gesù Cristo (NAE 2). È alla luce della prospettiva cristo-ecclesiologica che, specularmente, vengono considerate le religioni. Se ne parla non solo in NAE, erroneamente presentato oggi come se fosse l’unico documento che analizza il rapporto con le religioni, m che in effetti è il più pragmatico-pastorale (rispondendo non tanto a questioni teologiche, quanto piuttosto a come si debba ormai rapportare con i loro seguaci), ma anche in LG e AG. Recentemente è stato pubblicato il saggio di F. Iannone, Una Chiesa per gli altri. Il Concilio Vaticano II e le religioni non cristiane, Cittadella Editrice, Assisi 2014, in cui si analizzano, emblematicamente, LG 16, NAE, GS 22 e AG 7. La sintesi dell’insegnamento conciliare è riassunta a p. 170.

Il Concilio non intendeva formulare posizioni teologiche nei riguardi delle religioni. Tuttavia una serie di questioni, abbozzate nel Vaticano II, saranno sviluppate, riprese ed approfondite nel Magistero successivo. Da qui il lungo ed articolato capitolo OTTAVO (pp. 173-226), che analizza sostanzialmente 6 interrogativi, presentati a p. 174, secondo sette paragrafi.

  1. Gli atteggiamenti effettivi (prima ancora delle parole e dei documenti) all’insegna dell’incontro e dell’apertura (pp. 175). Il paragrafo è oggetto di continui aggiornamenti.
  2. L’individuazione dei valori delle religioni: per la presenza dello Spirito Santo (pp. 179-180, 274—276): i riti, le preghiere, i modi di vivere, i precetti e le dottrine (NAE 2); i testi religiosi, i codici etici (pp. 176-179).
  3. L’unicità della mediazione rivelatrice e salvifica di Cristo (pp. 180-185)
  4. Il mistero della chiesa come sacramento universale di salvezza, in quanto segno e strumento della presenza di Dio in mezzo agli uomini Da qui la sua necessità in ordine alla salvezza di tutta l’umanità e la sua missione evangelizzatrice (pp. 185-
    1. La chiesa come sacramento universale di salvezza (pp. 185-188)
    2. La chiesa come via ordinaria di salvezza (pp. 188-191)
    3. Il significato della mediazione ecclesiale (pp. 191-192)
    4. La chiesa ed il Regno di Dio (p. 192)
    5. Sintesi ricapitolativa (pp. 192-194)
    6. Le ragioni della missione: risposta ad obiezioni contemporanee (pp. 194-197)
  5. La valutazione cristiana delle religioni (pp. 198-214)
  6. Significato, natura, articolazioni del dialogo interreligioso e rapporti con l’evangelizzazione (pp. 214-221)
  7. Bilancio conclusivo (pp. 221-224)

Dopo il Vaticano II, con la costituzione formale della tdr, presero forma le diverse correnti di tdr. In questo capitolo NONO (pp. 227-246) viene fatta una disamina dei presupposti filosofico-teologici delle tendenze attuali, a partire dalla principale, detta “teologia pluralistica delle religioni”. Stabilendo come principio assoluto la necessità del dialogo, essa si propone di adattare l’identità cristiana all’imperativo categorico del dialogo. Ma a prezzo delle verità centrali della fede. Dopo aver mostrato le aporie di questo paradigma, si passa a quello proposto da C. Gefré e D. Dupuis. È nominato diversamente (l’etichetta, in tdr, è secondaria): ora come “nuovo inclusivismo” ora come semipluralismo. Questa corrente si propone di conciliare l’inclusivismo conciliare con le esigenze del pluralismo di favorire il dialogo, ma senza cedere alla relativizzazione della fede cristiana, così come avviene nella teologia pluralistica delle religioni. L’esito non è stato felice. Lo dimostra la Notificazione al volume di Dupuis Verso….

All’inizio dello studio si era opportunamente richiamata una distinzione di J. Dupuis tra paradigmi e modelli (pp. 23 n. 32 e 27 n. 49). I primi si escludono a vicenda. Al loro interno vi possono essere ripensamenti differenti che chiamiamo modelli (o correnti). L’esclusivismo, l’inclusivismo ed il pluralismo sono paradigmi; all’interno dell’inclusivismo abbiamo i modelli del compimento e della presenza; come nel pluralismo abbiamo i modelli del Logocentrismo, dello Penumatocentrismo, del Regnocentrismo, ecc.

L’ultimo modello, l’interiorismo, in realtà non si propone come nuovo paradigma teologico, bensì come nuova ermeneutica che, sulla scorta dell’insegnamento rahneriano, riconsoce la presenza nascosta di Cristo nelle religioni senza relativizzare la fede nel pluralismo o ponendo le problematiche del semipluraismo.

La reazione del Magistero (pp. 239-246) alla deriva pluralistica si è registrata con la Redemptoris missio, la quale ribadiva l’unità e l’unicità del mistero rivelativo e salvifico di Gesù Cristo (p. 240, 270) In seguito è stato pubblicato Il cristianesimo e le religioni, della CTI, che poneva anzitutto questioni di natura epistemologica sulle problematiche della tdr, formulando quattro principi per una corretta tdr: il disegno salvifico universale di Dio, la mediazione universale di Cristo, la presenza dello Spirito e l’unicità della Chiesa. Oltre ad altri documenti di redatti durante il pontificato di Giovanni Paolo II, in particolare Ecclesia in Asia, va menzionata la centralità della Dominus Iesus. La Dichiarazione della CDF, suddivisa in due blocchi, cristologico ed ecclesiologico, contiene una serie di linee guida per una corretta tdr. Questi insegnamenti biblici e magisteriali, semplicemente ribaditi da DI, sono poi sintetizzati in 9 punti che “devono essere fermamente creduti” (pp. 243-244) e in 12 che invece vanno respinti come contrari alla fede cristiana (pp. 244-245).

La Terza Parte (pp. 247-294), è una riformulazione degli insegnamenti via via scoperti nel corso dello studio e ripresi ora in chiave sistematica, suddividendoli in cinque capitoli:

  1. Uno sguardo d’insieme sulla disciplina, col richiamo ai paradigmi principali con cui oggi viene pensato il rapporto cristianesimo-religioni (pp. 249-254)
  2. La dimensione religiosa dell’uomo (teologia generale delle religioni), la tematica relativa al cristianesimo che è sì una religione (si costituisce attorno alle quattro dimensioni di ogni religione – credenze, riti, etica e istituzione – con le quali gli uomini credenti hanno cercato di stabilire un rapporto con la divinità), ma è anche più che una religione (perché il nuovo rapporto con Dio è dato dall’esperienza di Gesù Cristo e dalla salvezza da lui operata, la quale che porta a compimento le aspirazioni umane), in una dialettica continuità-discontinuità che è già presente nella coscienza biblica cristiana nel suo rapportarsi con il “Dio dei Padri”, che è anche il “Dio di Gesù Cristo”; la questione veritativa e la specificità della rivelazione cristiana (pp. 255-265).
  3. Il capitolo sulla salvezza e le religioni, che pone a tema la questione originaria se le religioni possono essere considerate come vie di salvezza. Riprendendo i documenti magisteriali, tenendo conto che nel Vaticano II una formulazione del genere è assente, e che gli interventi dei pontefici non l’hanno mai affermata, possiamo affermala, sulla scorta di quanto detto dall’allora card. Ratzinger in occasione della presentazione della Dominus Iesu (pp. 151, 199, 271): “via alla salvezza non sono le religioni in se stesse, ma il bene presente in esse” (che è parziale e frammentario). Tenuto conto di questa dichiarazione, alla luce del Magistero possiamo rimodulare la questione in tre passaggi.
    1. Tutti gli uomini si salvano per Cristi (benché non lo conoscano).
    2. Cristo comunica la grazia pasquale mediante il suo Spirito (queste due affermazioni sono sinteticamente formulate in GS 12).
    3. Dal momento che lo Spirito (pp. 274-276) ha seminato il bene presente nelle religioni (non tutto è giusto e santo: vi sono anche “lacune, insufficienze ed errori”: RM 55, OT 16; LG 16 (p. 212, 166), lo Spirito si serve strumentalmente di questo bene per comunicare la grazia pasquale (pp. 167, 177; 180, 199). Cristo resta il salvatore costitutivo, la fonte unica della salvezza. Egli è il salvatore unico e universale: unico perché accanto a lui non ce ne sono altri (non si sono altre manifestazioni del Verbo, come vorrebbero i pluralisti); è universale perché salva non solo i cristiani e coloro che credono in lui, ma tutti gli uomini, giacché il suo amore raggiunge tutti (pp. 252-253). Ed è il rivelatore unico e universale. Significa che solo lui porta compimento la rivelazione di Dio (DV 6), sebbene la comprensione di questa rivelazione si compirà solo alla fine dei tempi e benché nelle religioni vi siano elementi di verità e di conoscenza parziale del mistero divino.
  4. La questione della rivelazione nelle religioni e l’attribuzione dell’ispirazione ai loro “libri sacri” (pp. 277-284). La CTI (nn.88-92) ha escluso che i libri delle religioni possano essere pensati come ispirati, e DI 8 è più esplicito. Si può pensare ad una forma di “illuminazione”, ma la categoria (soprannaturale) di ispirazione va attribuita solo ai libri canonici dell’AT e del NT. Nemmeno per i testi dei mistici cristiani su può parlare propriamente di ispirazione, tanto più per i libri delle religioni, che pure contengono lacune, insufficienze ed errori.
  5. La necessità della chiesa in ordine alla salvezza di tutti gli uomini: se i non cristiani che senza colpa sono raggiunti dalla grazia di Cristo, tale grazia è inscindibilmente legata alla Chiesa. Pertanto, la grazia stabilisce dei legami (che la teologia non ha ancora approfondito) tra loro e la chiesa, secondo quanto affermato da RM 10 (pp. 162, 188, 191, 288). Tali legami saranno perfetti se vorranno accogliere esplicitamente Cristo, opzione che passa per il battesimo che si amministra nella Chiesa (AG 7, RM 46 e 55; pp. 161-163, 187-190, 294).
  6. Sullo sfondo, la questione del significato delle religioni nel piano salvifico di Dio, che è il nuovo quesito della tdr e che attraversa l’intero lavoro (pp. 153,174,268-276 . Detto esplicitamente: è la questione se le religioni sono volte o no da Dio (è così che Dupuis formula chiaramente la questione, p. 174), o se bisogna riconoscere il pluralismo di diritto e non solo de facto (DI 4). Le aporie del relativismo e dell’esclusivismo sono in agguato. La risposta più equilibrata sta, come detto, nella già accennata distinzione tra ambito naturale e soprannaturale, per la quale le religioni possono esse osservate secondo lo sguardo di Dio o secondo la dimensione fenomenologica, con la via mediata tra dottrina del compimento e dottrina della presenza (pp. 199-213).

III) VIDEO

III) VIDEO

ProgettOmelia TGWeb Diocesi Pa

ProgettOmelia TGWeb Diocesi Pa

Aggiornamento bibliografico


AGGIORNAMENTO BIBLIOGRAFICO (pubblicazioni in italiano)
del saggio di M. Di Tora, Il cristianesimo a confronto con le grandi religioni (induismo, buddhismo e islâm) e le sètte. Le ragioni della fede cristiana (cf. 1Pt 3,15), EDI, Napoli 2008, pp. 325-335
In grassetto le opere principali e/o di maggiore utilità

Aggiornato al 28.11.2015

Schema generale:

Parte Prima: La dimostrazione dell’esistenza di Dio
Parte Seconda: La vera religione
1.      Teologia fondamentale: storicità dei Vangeli e credibilità del cristianesimo
2.      Le scienze delle religioni. Introduzione allo studio delle religioni
1.      Introduzioni generali e storia delle religioni
2.      Fenomenologia delle religioni
3.      Antropologia della religione
4.      Sociologia della religione
5.      Filosofia della religione
6.      Psicologia della religione

3.      Le religioni a confronto sui grandi temi
1.      Le religioni e il mistero di Dio e la sua rivelazione
2.      I fondatori di religione
3.      Preghiera e spiritualità
4.      Escatologia
4.      Il cristianesimo a confronto con le religioni: induismo
5.      Il cristianesimo a confronto con le religioni: buddhismo
6.      Il cristianesimo a confronto con le religioni: islâm
7.      Teologia delle religioni
Parte Terza: Sètte e Nuovi Movimenti Religiosi




PARTE PRIMA: LA DIMOSTRAZIONE DELL’ESISTENZA DI DIO
(con particolare riguardo al tema dell’evoluzione): pp. 21-52
(i testi sottolineati sono manuali di teologia filosofica: i più utili alla nostra ricerca)


ACZEL, AMIR D., Perché la scienza non nega Dio. Contro il dogmatismo dei “nuovi atei” (Scienza e fede), Raffaello Cortina Editore, Milano 2015

AUDI, R., La razionalità della religione, Raffaello Cortina Editore, Milano 2014

CAMPODONICO, A., Fede e ragione: un problema di tutti, in «Nova et Vetera», ed. it., 1 (1999), pp. 53-73

BARZAGHI, G., Dio e ragione (Studi tomistici 6), ESD, Bologna 1996

BENCIVENGA, E., La dimostrazione di Dio. Come la filosofia ha cercato di capire la fede, Mondadori, Milano 2009

BONGIOVANNI, S., Lasciar-essere: riconoscere Dio nel pensare. Studi di teologia filosofica, Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2007

BRANCATO, F., Creazione ed evoluzione. La grammatica di un dialogo possibile, Città Aperta, Troina (EN) 2009

CARDAL, R., La dimostrazione rigorizzata dell’esistenza di Dio, in «Divus Thomas», 102/1 (1999), pp. 9-53

CHAUVIN, R., La biologia dello spirito. Lo sviluppo degli esseri viventi al di di ogni evoluzionismo, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1995

CREAN, T., Non di sola materia. In risposta al«L’illusione di Dio» di Richard Dawkins (Segmenti 22), ESD, Bologna 2008

DAVIES, P., Dio e la nuova fisica, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1994, pp. 44-86, 203-315

–, Dove viene la vita. Il mistero dell’origine sulla Terra e in altri mondi, Oscar Mondadori, Milano 2001, pp. 17-179, 209-308

–, Il cosmo intelligente. Le nuove scoperte sulla natura e l’ordine nell’universo, Oscar Mondadori, Milano 2000, 123-177, 253-261

–, La mente di Dio. Il senso della nostra vita nell’universo, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1996, 139-288

–, Una fortuna cosmica. La vita nell’universo: coincidenza o progetto divino, Mondadori, Milano 2007

DEMBSKI, W. A., Intelligent Design. Il ponte tra scienza e teologia, Alfa & Omega, Caltanissetta 2007

DI BLASI, F., La conoscenza naturale di Dio in Tommaso d’Aquino, in «Aquinas», 42 (1999), pp. 287-328

FACCHINI, F., Evoluzione. Cinque questioni nel dibattito attuale, Jaca Book, Milano 2012

–, Le sfide dell’evoluzione. In armonia tra scienza e fede, Jaca Book, Milano 2008

–, L’evoluzione dei viventi e l’ipotesi Dio, in «Vita e Pensiero», 103/6 (2010), pp. 97-101

–, L’evoluzione tra scienza e fede, in «Rivista di Teologia dell’Evangelizzazione», 14/27 (2010), pp. 69-168

FLEW, A. – VARGHESE, R. A., Dio esiste. Come l’ateo più famoso del mondo ha cambiato idea (La bussola), Alpha & Omega, Caltanissetta 2010

GILSON, E., Dio e la filosofia, Massimo, Milano 19983

Livi, A. a cura di, Premesse razionali della fede. Teologi e filosofi a confronto sui “praeambula fidei”, Lateran University Press, Città del Vaticano 2008

MARTELET, G., Evoluzione e creazione, Jaca Book, Milano 2003

MCGRATH, A., Dio e l’evoluzione. La discussione attuale, Rubbettino, Soveria Mannelli (CZ) 2006

MELCHIORRE, V., Breviario di metafisica (Pellicano rosso 131), Morcelliana, Brescia 2011, pp. 29-57

MONDIN, B., Il problema di Dio. Filosofia della religione e Teologia filosofica (Manuale di filosofia sistematica 4), ESD, Bologna 1999

MORANDINI, S., Darwin e Dio. Fede, evoluzione, etica (Il pellicano rosso – Nuova serie 89), Morcelliana, Brescia 2009


MOREROD, C., Fede e ragione nella conoscenza che noi abbiamo di Dio, in «Nova et Vetera», cit., pp. 75-99

PENROSE, R., La strada che porta alla realtà. Le leggi fondamentali dell’universo, BUR Scienze, Milano 20085

–, Ma Dio non è un “orologiaio cieco”, in «Vita e Pensiero» 91 (2008), pp. 104-110

RAMPIN, M., Fede nella ragione. Ragionamenti sul credere, Marcianum Press, Venezia 2010

RATZINGER, J., Il Dio della fede il Dio dei filosofi. Un contributo al problema della teologia naturalis, Marcianum, Venezia 2007

ROMERA, R., L’uomo e il mistero di Dio. Corso di Teologia Filosofica, EDUSC, Roma 2008

SERMONTI, G., Dimenticare Darwin. Ombre sull’evoluzione, Rusconi, Milano 1999

Riv. «Aquinas», 55/1-2 (2012): Dio nella metafisica

Riv.: «Aquinas», 57 (2014): Dio nella fenomenologia

Riv. «Divus Thomas», 102 (1999): Dio in filosofia. Problematiche di teologia filosofica

SCHÖNBORN, Card. C., Caso o disegno? Evoluzione e creazione secondo una fede ragionevole, ESD, Bologna 2007

–, Creazione ed evoluzione, in «Il Regno-documenti», 52/9 (2007), pp. 313-320




PARTE SECONDA: LA VERA RELIGIONE



1. LA TEOLOGIA FONDAMENTALE: LA STORICITÀ DEI VANGELI E LA CREDIBILITÀ DEL CRISTIANESIMO: pp. 71-81. 265-293
(i testi sottolineati sono manuali di teologia fondamentale: i più utili alla nostra ricerca)

CASALE, V., Il Dio comunicatore e l’avventura della fede. Saggio di teologia fondamentale, ElleDiCi, Leumann (TO) 2003

CAVIGLIA, G., Gesù Cristo, via verità e vita. Linee di Teologia Fondamentale, LAS, Roma 2005

DE ROSA, G., È ragionevole credere?, in CivCat 156/3 (2005), pp. 41-50

–, Gesù di Nazaret: la vita, il messaggio, il mistero, ElleDiCi La Civiltà Cattolica –, Roma 1996

–, La Chiesa Cattolica, segno di Dio nella storia, in CivCat, 149/4 (1998), pp. 351-363

–, Chi è Gesù di Nazaret? Duecennto anni di ricerche sul «Gesù storico», in CivCat, 158/2 (2007), pp. 17-27

DI TORA, M., La credibilità della rivelazione: Tommaso d’Aquino e l’attuale teologia fondamentale, in «Ho Theológos», 24 (2006), pp. 281-283

DUNN, J .D. G., Agli albori del cristianesimo. La memoria di Gesù, vol. 1: Fede e Gesù storico; vol. 2: La missione di Gesù, Paideia, Brescia 2006-2007

EDITORIALE, Quali ragioni per credere? Gesù, il segno più alto di credibilità della fede cristiana, in CivCat, 149/3 (1998), pp. 3-16

EPIS, M, Teologia fondamentale. La ratio della fede cristiana (Nuovo corso di teologia sistematica 2), Queriniana, Brescia 2009

FISICHELLA, R., La rivelazione: evento e credibilità. Saggio di teologia fondamentale (Corso di teologia sistematica 2), EDB, Bologna 20028 (con ampia bibliografia)

FRIES, H., Teologia fondamentale (Biblioteca di teologia contemporanea 53), Queriniana, Brescia 1987

JOSSA, G., Gesù Messia? Un dilemma storico, Carocci, Roma 2006

–, Il cristianesimo ha tradito Gesù?, Carocci, Roma 2009

–, La verità dei Vangeli. Gesù di Nazaret tra storia e fede, Carocci, Roma 20093

LAMBIASI, F., Teologia fondamentale. La Rivelazione (Manuali di base 19), Piemme, Casale Monferrato (AL) 1991

–, L’autenticità storica dei vangeli. Studio di criteriologia, EDB, Bologna 19862

LATOURELLE, R., A Gesù attraverso i Vangeli. Storia ed ermeneutica, Cittadella, Assisi 19822

LORIZIO, G. (ed.), Teologia fondamentale: 1. Epistemologia; 2. Fondamenti; 3. Contesti; 4. Testi antologici, Città Nuova, Roma 2005

MEIER, J. P., Un ebreo marginale. Ripensare il Gesù storico. 1. Le radici del problema e della persona, Queriniana, Brescia 20084

OCÁRIZ, F. BLANCO, A., Rivelazione, fede e credibilità. Corso di Teologia Fondamentale, Ed. Università della Santa Croce, Roma 2001

PIÉ-NINOT, S., La teologia fondamentale. «Render ragione della speranza» (1Pt3,15) (Biblioteca di teologia contemporanea 121), Queriniana, Brescia 2002

KERN W - POTTMEYER H. J. – SECKLER M. (edd.), Corso di teologia fondamentale: 1. Trattato sulla religione; 2. Trattato sulla Rivelazione; 3. Trattato sulla Chiesa; 4. Trattato di gnoseologia teologica, Queriniana, Brescia 1990

SEGALLA, G., Gesù di Nazaret fondamento storico del racconto evangelico giovanneo, in «Teologia», 29 (2004), pp. 14-42

–, La ricerca del Gesù storico (Giornale di teologia 345), Queriniana, Brescia 2010

–, Sulle tracce di Gesù. La “Terza ricerca”, Cittadella, Assisi 2006

TANZELLA-NITTI G., Lezioni di Teologia Fondamentale, Aracne Ed., Roma 2007

–, Teologia della credibilità. La Teologia fondamentale e la sua dimensione di apologia, Città Nuova, Roma 2015

TESTAFERRI, F., Una “quarta ricerca” del Gesù storico?, in «Teologia», 38/3 (2013), 382-400

THEISSEN, G. MERZ, A., Il Gesù storico. Un Manuale, Queriniana, Brescia 20115

TONIOLO, A., Cristianesimo e verità. Corso di teologia fondamentale (Sophìa/Didachè 4), Edizioni Messaggero, Padova 2004

VERWEYEN, H., La Parola definitiva di Dio. Compendio di teologia fondamentale (Biblioteca di teologia contemporanea 118), Queriniana, Brescia 20013

WALDENFELS, W., Teologia fondamentale, Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 19962

WERBICK, J., Essere responsabili della fede. Una teologia fondamentale (Biblioteca di teologia contemporanea 53), Queriniana, Brescia 2002





2. LE SCIENZE DELLE RELIGIONI. INTRODUZIONE ALLO STUDIO DELLE RELIGIONI: LA SPECIFICITÀ DEL CRISTIANESIMO: pp. 53-226



1.      INTRODUZIONI GENERALI E STORIA DELLE RELIGIONI


AA.VV., Le origini e il problema dell’homo religiosus, Jaca Book, Milano 1989

AIME, O. OPERTI, M., Religione e religioni. Guida allo studio del fenomeno religioso, San Paolo, Milano 1999

ASCIUTTO, L. (a cura di), Dizionario comparato delle Religioni Monoteistiche. Ebraismo, Cristianesimo, Islam, Piemme, Casale Monferrato (AL) 1991

BREZZI, F., Le grandi religioni, Tascabili Economici Newton, Roma 1994

CIPRIANI R. – MURA G, a cura di, Il fenomeno religioso oggi. Tradizione, mutamento, negazione, Urbaniana University Press, Città del Vaticano 2002

DI NOLA, A. M. (a cura di), Enciclopedia delle religioni, voll. 1-6, Vallecchi, Firenze 1970-1976

EDITORIALE, Cristianesimo e religione. Il cristianesimo è una «religione»?, in Civ- Cat, 146/3 (1995), pp. 351-363

–, Il cristianesimo e le religioni del mondo. La «specificità» del cristianesimo, in CivCat, 146/3 (1995), 457-471

ELIADE, M. (diretto da), Enciclopedia delle Religioni, Edizione tematica europea a cura di D. M. Cosi – L. Saibene – R. Scagno, voll. 1-5, Marzorati – Jaca Book, Milano 1993-1995

FACCHINI, F. MAGNANI, P., Miti e riti della preistoria. Un secolo di studi sull’origine del senso del sacro. Fonti scelte, Jaca Book, Milano 2000

FACCHINI, F., La religiosità nella preistoria, Jaca Book, Milano 1991

–, Le origini dell’uomo e l’evoluzione culturale, Jaca Book, Milano 2007

FILORAMO, G. PRANDI, C., Le scienze delle religioni, Morcelliana, Brescia 19973

FILORAMO, G., Che cos’è la religione. Temi, metodi, problemi, Einaudi, Torino 2004

FILORAMO, G. (a cura di), Storia delle religioni, voll. 1-5, Laterza, Roma-Bari 1994-1997

FILORAMO, G. MASSENZIO, M. RAVERI, M. SCARPI, P., Manuale di storia delle religioni, Laterza, Roma-Bari 20037

GAARDEER, J. HELLER, V. NOTAKERE, H., Il libro delle religioni, Ed. Neri Pozza, Vicenza 1999

GALLIZIOLI, M., La religione fai da te. Il fascino del sacro nel postmoderno, Cittadella, Assisi 2004

F. LENOIR – Y. TARDAN-MASQUELLIER (edd.), La Religione. Linguaggi ed esperienze religiose. Le nuove religioni, ed. it. a cura di P. Sacchi, voll. 1-6, UTET, Torino 2001

GUERRA, M., Storia delle religioni, La Scuola, Brescia 19993

MAGNANI, G., Storia comparata delle religioni. Principi fenomenologici, Cittadella, Assisi 1999

MAZZILLO, G., L’uomo sulle tracce di Dio. Corso di introduzione allo studio delle religioni, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 2004

MESLIN, M., Per una scienza delle religioni, Cittadella, Assisi 1983

MONDIN, B., Mito e religioni. Introduzione alla mitologia religiosa e alle nuove religioni, Massimo, Milano 1997

PIANO, S. (a cura di), Le grandi religioni dell’Asia. Orizzonti per un dialogo. Con un saggio di J. Dupuis (Ecumenismo e dialogo 6), Paoline, Milano 2010

POUPARD, P. (diretto da), Grande Dizionario delle Religioni. Dalla preistoria ad oggi, Piemme, Casale Monferrato (AL) 2000

PUECH, J.-CH., Storia delle religioni, tr. it., voll. 1-7, Laterza, Roma-Bari 1976-1978

RIES, J., Il sacro nella storia religiosa dell’umanità, Jaca Book, Milano 19953

RIES, J., Le origini. Le religioni, Jaca Book, Milano 1993

RIES, J., Opera Omnia, Queriniana – Jaca Book, voll. 1-12, Milano-Brescia 2006-[1]

RIES, J. (diretto da e codiretto da L. E. Sullivan), Trattato di antropologia del sacro, tr. it., voll. 1-12, Jaca Book – Massimo, Milano 1989-

Riv. «Euntes Docete», 54/2 (2001): Il fenomeno religioso oggi: tradizione, mutamento, negazione

SHARMA A. (a cura di), Religioni a confronto. Induismo, Buddismo, Confucianesimo, Taoismo, Ebraismo, Cristianesimo, islam, Neri Pozza, Vicenza 1996

SFAMENI GASPARRO, Glia., Introduzione alla storia delle religioni (Manuali di base 55), Laterza, Roma-Bari 2011

WALDENFELS, H. (a cura di), Nuovo Dizionario delle Religioni, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1993



2.      FENOMENOLOGIA DELLE RELIGIONI
CROATTO, J.S., Esperienza del sacro e tradizioni religiose. Studio di fenomenologia della religione, Borla, Roma 2005

M. DHAVAMONY, Fenomenologia storica della religione, in C. CANTONE, Le scienze della religione oggi, Roma 1981, pp. 11-83

HEILER, F., Le religioni dell’umanità. Volume di introduzione generale, Jaca Book, Milano 1985

MONDIN, B., Analisi fenomenologia del concetto di religione, in «Sapienza», 3(1990), 241-269

RAGOZZINO, G., Il fatto religioso, Messaggero, Padova 1990

TERRIN, A. N., Introduzione allo studio comparato delle religioni, Morcelliana, Brescia 19982

TULLIO ALTAN, C., Le grandi religioni a confronto. L’età della globalizzazione, Feltrinelli, Milano 2002

VAN DER LEEUW, G., Fenomenologia della religione, tr. it., Boringhieri, Torino 1975


3.      ANTROPOLOGIA DELLA RELIGIONE
EMBER, R. EMBER, M.E., Antropologia culturale, Il Mulino-Prentice Hall International, Bologna 1998

COMBA, E., Antropologia delle religioni. Un’introduzione (Percorsi 104), Laterza, Roma-Bari 2008


CIATTINI, A., Antropologia delle religioni, Carocci, Roma 1998


DESTRO, A., Antropologia e religioni. Sintesi e strategie, Morcelliana, Brescia 2005

MENICOCCI, M., Antropologia delle religioni. Introduzione alla storia culturale delle religioni, Edizioni Altravista, Lungavilla (PV) 2008

MESLIN, M., L’esperienza umana del divino. Fondamenti di un’antropologia religiosa, Borla, Roma 1991



4.      SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE
BAJZEK, J. MILANESI, G., Sociologia della religione, ElleDiCi, Leumann (TO) 2006

R. CIPRIANI, Nuovo manuale di sociologia delle religioni, Borla, Roma 20092

KURTZ, L.R., Le religioni nell’era della globalizzazione. Una prospettiva sociologica, Il Mulino, Bologna 2000
ROMANELLI, Mta. Mia., Il fenomeno religioso. Manuale di sociologia della religione, EDB, Bologna 2002



5.      FILOSOFIA DELLA RELIGIONE
ALESSI, A., Sui sentieri del sacro. Introduzione alla filosofia della religione (Biblioteca di Scienze Religiose 135), LAS, Roma 2004

BUCARO, G., Filosofia della religione. Forme e figure. La riflessione sul «senso» del fatto religioso da Spinoza a Nietzsche, da Bloch a Eliade (Idee 73), Città Nuova Editrice, Roma 19923

COLONNELLO, P. GIUSTINIANI, P., Religione e rivelazione. Introduzione alla Filosofia della religione, Borla, Roma 2003

DI CEGLIE, R., Religioni e verità. Un’analisi filosofica tra cristianesimo e altre religioni, EsseLibri, Napoli 2005

GRECO, C., L’esperienza religiosa. Essenza, valore, verità. Un itinerario di filosofia della religione, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2004

LIVI, A., Sullo statuto epistemologico della filosofia della religione, in «Aquinas», 48 (2005), pp. 181-198

JACOPOZZI, A., Filosofia della religione (Manuali di base n. 12), Piemme, Casale Monferrato (AL) 1993 [I I.5 12]

RIZZI, A., Il sacro e il senso. Lineamenti di filosofia della Religione, LDC, Leumann (Torino), 1995 [Q V 1]

ROSSI, R., Fondamento e storia. Introduzione alla filosofia della religione, Leonardo da Vinci, Roma 20043

SCHMITZ, J., Filosofia della religione (Giornale di teologia n. 183), tr. it., Queriniana, Brescia 1988

ZINI, P., Libertà e compimento. Saggio di filosofia della religione (Quodlibet 20), Glossa, Milano 2008


6.      PSICOLOGIA DELLA RELIGIONE

G. CUCCI, Psicologia e religione. Un rapporto complesso ma necessario, in CivCat, 162/3 (2011), pp. 226-239

–, Esperienza religiosa e psicologia, Elledici – La Civiltà Cattolica, Leumann (To) – Roma, 2009




3. LE RELIGIONI A CONFRONTO SUI GRANDI TEMI

1.      LE RELIGIONI ED IL MISTERO DI DIO E LA SUA RIVELAZIONE

AA.VV., I volti di Dio. Il rivelato e le sue tradizioni. Atti del secondo convengo teologico. Cinisello, 14-16 giugno 1991, Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 1992

AA.VV., La ricerca di Dio nelle religioni. Dialogo interreligioso sul tema teologico-universale del «Quaerere Deum», EMI, Bologna 1980

AMATO, A., a cura di, Trinità in contesto (Biblioteca di Scienze Religiose 110), LAS, Roma 1994

BÜRKLE, H., L’uomo alla ricerca di Dio. La domanda delle religioni, tr. it., vol. 3, Jaca Book, Milano 2000

CODA, P. GAVAZZI, L. (edd.), L’immagine del divino. Nelle tradizioni cristiane e nelle grandi religioni, Mondadori, Milano 2005

COZZI, A., Manuale di dottrina trinitaria (Nuovo corso di teologia sistematica 4), Queriniana, Brescia 2009, pp. 753- (La Trinità nell’epoca del pluralismo religioso)

GRONCHI, M., Trattato su Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore (Nuovo corso di teologia sistematica 3), Queriniana, Brescia 2008, pp. 861-889 (cristologie asiatiche)

LIVERZIANI, F., Alla ricerca di Dio per le vie dell’Oriente, Ed. Mediterranee, Roma 2000

MAGNANI, G., Religione e religioni: il monoteismo, Editrice Pontificia Università Gregoriana, Roma 2001

Riv. «Concilium», 1 (1986), AA.VV. (numero monografico): Il cristianesimo e le religioni mondiali

SCOGNAMIGLIO, E., Il volto di Dio nelle religioni. Una indagine storica, filosofica e teologica, Paoline, Milano 2001

K. WARD, Immagini di eternità. Concetti di Dio in cinque tradizioni religiose, Oscar Mondatori, Milano 2001


2.      I FONDATORI DELLE RELIGIONI

ANTES, P., a cura di, I fondatori delle grandi religioni, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI), 1996

BRUNNER-TRAUT, E. (ed.), I fondatori delle grandi religioni. Akhenaton, Mosè, Zarathustra, Gesù, Mani, Muhammad, Buddha, Confucio, Lao Tzu, Queriniana, Brescia 2005

CROATTO, J. S., Esperienza del sacro e tradizioni religiose. Studio di fenomenologia della religione, Borla, Roma 2005, pp. 372-376


3.      PREGHIERA E SPIRITUALITÀ

AA.VV., La meditazione nelle grandi religioni, Cittadella, Assisi

BORRIELLO, L., Mistica e religione naturale in San Tommaso, in «Rivista di Ascetica e Mistica, 73 (2004), pp. 133-150

CAVALCOLI, G., Il silenzio della parola. Le mistiche a confronto, in «Sacra Doctrina. Monografie», 47/3-4 (2002)

CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Alcuni aspetti della meditazione cristiana, EDB, Bologna 1989

EDITORIALE, L’apofatismo e la preghiera cristiana, in CivCat, 148/2 (1997), pp. 107-119

–, La via “cristiana” dell’unione con Dio, in CivCat, 141/1(1990), 521-532

–, L’apofatismo e la preghiera cristiana, in CivCat, 148/2 (1997), 107-119

–, Preghiera cristiana e preghiere non cristiane, in CivCat, 141/1 (1990), pp. 417- 427

GIARDINI, F., Mistiche religiose e mistica cristiana, in «Angelicum», 3 (1999), pp. 451-494

GUERRIERO, E., a cura di, L’uomo davanti a Dio. La preghiera nelle religioni e nella tradizione cristiana, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI), 1998

HÄRING, H., Male del mondo – male dell’uomo? Un’esperienza comune alle religioni, in «Concilium», 40/1 (2004), pp. 76-100

MUCCI, G., Mistica, ossia l’interpretazione arbitraria di una parola, in CivCat, 154/3 (2003), pp. 30-137

Riv. «Rivista di Ascetica e Mistica», 3 (1999): Mistica d’Oriente. Mistica d’Occidente

VANNINI, M., La mistica delle grandi religioni, Mondadori, Milano 2004

TERRIN, A. N., Preghiera e rito, Edizioni Messaggero Padova, Padova 2015



4.      ESCATOLOGIA

BOWER, J., La morte nelle religioni. Ebraismo, Cristianesimo, Islamismo, Induismo e Buddismo, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1996



5.      FONDAMENTALISMO

C. CORNILLE, Teismo e tolleranza hinduista, in «Concilium», 45/4 (2009), pp. 53-68

M. FALA’, Buddhismo e non violenza, in «Credere oggi», 351 (2015), pp. 91-100

B. KANAKAPPALLY, Il fondamentalismo indù e le sue ambigue espressioni, in «Euntes Docete», LVI/2 (2013), 131-144

C. CORNILLE, Tesimo e tolleranza hinduista, in «Concilium», 45/4 (2009), 53(683)-68(700)





4. IL CRISTIANESIMO A CONFRONTO CON LE RELIGIONI: INDUISMO

ACHARUPARAMBIL, D., Mistero trinitario e induismo, 199-211, in A. AMATO, a cura di, Trinità in contesto, LAS, Roma 1994, pp. 213-223

AMALADOSS, M., Comment le Hindous voient le Christ, in «Étvdes», Février 2004, 201-209

CALDERÓN, J. R., Salvación en las religiones de la India, in «Isidorianum», 12/23 (2003), 31-44

CLOONEY, F. X., Hindu Views of Religious Others: Implications for Christian Theology, in «Theological Studies», 64/2 (2003), 306-333

DAL FERRO, G., La luce dell’Oriente. Religioni orientali a confronto con il Cristianesimo, Edizioni Messaggero, Padova 2005, pp. 129-155, 405-464

DHAVAMONY, M., Il dialogo indù-cristiano e missione della Chiesa, ElleDiCi, Leumann (TO) 2004

–, L’Induismo, Cittadella, Editrice, Assisi 1991

–, L’induismo, via di salvezza oggi?, in CivCat, 141/1(1990), 128-141

–, Sacro e valori umani secondo la Bhagavad-Gita, in «Rassegna di Teologia», 35/3 (1994), 303-315

–, Teologia induista delle religioni, in CivCat, 133/4 (1982), 382-391

EDITORIALE, Cristianesimo e induismo. Per un dialogo cristiano-indù, in CivCat, 138/2 (1987), pp. 417-430

–, La concezione di Dio nell’induismo, in CivCat, 147/2 (1996), pp. 535-546

FAVARO, G., La fede nel Dio uni-trino in dialogo col mondo indù, in «Rivista Teologica di Lugano», 3 (2000), pp. 373-393

FUSS, M., Lo spirito di Dio nell’Indusimo, in «Lateranum», 64(1998), 427-434

HÄNGGI, H., Come gli Indù vedono Gesù Cristo, in «Communio», 213 (2007), pp. 29-39

MANNO, A. G., Scienza, fede, ragione. Una lezione dei Vedanta nel pensiero occidentale, in «Sapienza», 56/3 (2003) 349-357

KANAKAPALLY, B., Il “religiosamente altro” nell’ottica induista, in «Euntes Docete», 58/1 (2005), pp. 71-92

PIANTELLI, M., L’incontro con l’Uno in India e in Occidente, in «Rivista di Ascetica e Mistica», 68 (1999), pp. 377-362

PIANO, S., Sanâtana Dharma. Un incontro con l’induismo, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2000

– (a cura di), Le grandi religioni dell’Asia. Orizzonti per un dialogo (Ecumenismo e dialogo 6), Paoline, Milano 2010

Riv. «Concilium», 2 (1993): C’è spazio per Cristo in Asia?

Riv. «Credere oggi», 25 (2005): Induismo

S. ROSSI, La notte di Brahmâ. La fine del mondo secondo la visione Hindû, in «Rivista di Ascetica e Mistica», 38/3 (2013), pp. 709-743

SCOGNAMIGLIO, E., Confronti & figure: Hinduismo e cristianesimo: Prospettive per il dialogo interreligioso, in «Asprenas», 51/2 (2004), pp. 233-246

VILLANO, F., Hinduismo e cristianesimo: prospettive per il dialogo interreligioso, in «Rassegna di Teologia», 45 (2004), pp. 89-99

WENDY, P., La reincarnazione nell’induismo, in «Concilium», 5(1993), 16-31

WILFRED, F., Interpretare Gesù Cristo nell’India, in «Archivio Teologico Torinese», 9 (2003), pp. 83-120

VANNINI, M., Meister Eckhart e la Bhagavadgītā, in «Rivista di Ascetica e Mistica», 73/2 (2004), pp. 315-331



5. IL CRISTIANESIMO A CONFRONTO CON LE RELIGIONI: BUDDHISMO


BOCCHINI, S., Confronto con il buddismo, ElleDiCi, Leumann (TO) 1995

BONAZZI, A., La dignità della persona umana. Buddismo e Cristianesimo, in «Rivista di Teologia Morale», 29 (1997), pp. 191-204

Buddhismo e Cristianesimo, in Concilium, 6(1978)

Cristianesimo e/o Buddhismo, in Communio, n. 101 settembre-ottobre 1988

CODA, P., Kenosi e Spirito Santo. Una prospettiva sul dialogo cristianesimo-buddismo oggi, in «La Sapienza della Croce», 5 (1990), pp. 81-90


CERRUTI, L., Etica buddista: consapevolezza e risveglio, in «Rivista di Teologia Morale», 31 (1999), pp. 369-379

DAL FERRO, G., La luce dell’Oriente. Religioni orientali a confronto con il Cristianesimo, Edizioni Messaggero, Padova 2005, pp. 159-285, 405-464

DE ROSA, G., Vangelo e Zen. Una comunità cristiano-buddista legge il Vangelo, in CivCat, 148/1 (1997), pp. 579-590

EDITORIALE, Cristianesimo e Zen. Opposizioni e convergenze, in CivCat, 150/1 (1999), pp. 213-226

–, Quale posto ha Dio nel buddismo, in CivCat, 147/3 (1996), pp. 3-16

ERIS, A. P., La reincarnazione nel buddismo. Una valutazione cristiana, in «Concilium», 65 (1993), pp. 32-41

FUSS, M., Dharma e Vangelo, Cittadella, Assisi 1996

–, Il Buddismo. La mistica del nirvâna, in «Filosofia e Teologia», 11 (1997), pp. 325-337

PASQUALOTTO, G., Il problema del mistico nella tradizione buddista, in «Rivista di Ascetica e Mistica», 68 (1999), pp. 363-376

INTROVIGNE, M., La trappola del nirvana. Dopo la visita del Dalai Lama in Italia: punti fermi per un dialogo che vada oltre le mode, in «Avvenire», 30.10.1999, p. 19

LÓPEZ-GAY, J., Mistero trinitario e buddismo, in A. Amato, a cura di, Trinità in contesto, LAS, Roma 1994

MACCARI, C., Liberazione buddista e salvezza cristiana, ElleDiCi, Torino 1995

MAKRANSKY, J., Buddhist perspectives on truth in other religions: past and present, in «Theological Studies. A Catholic church and other living faiths in perspective», 64/2 (2003), 335-361

MATHUS, T. et al., Dharma e Vangelo. Due progetti di salvezza a confronto, Cittadella Editrice, Assisi 1996

MAZZOCCHI, L. TALLARICO, A., Il Vangelo e lo Zen. Dialogo come cammino religioso, Edizioni Dehoniane, Bologna 1994

MITCHELL, D., W., Il concetto di vuoto nella spiritualità buddista come spunto per una teologia trinitaria, in «Nuova Umanità», 19/6 (1997), pp. 827-850

PASQUALOTTO, G., Il problema del mistico nella tradizione buddista, in «Rivista di Ascetica e Mistica», 68/3 (1999), 363-376

–, Verità e mistica nella tradizione buddhista, in «Studia Pataviana», 46/3(1999), 65-72

PONCHAUD, F., Buddha e Cristo. Le due salvezze, a cura di F. Strazzari, EDB, Bologna 2005

KUMAGAI, M., Keiji Nishitani: la filosofia buddista del “vuoto” a confronto con il cristianesimo, in «Aquinas», 47/1 (2004), pp. 203-213

Riv. «Pro Dialogo», 113/2 (2003): Sangha in Buddhism and Church in Christianity

STRIET, M., Il fascino del buddhismo o il fascino di Cristo? Un discorso antropologico, in «Communio», 213 (2007), pp. 41-48


SUZUKI, D. T., Misticismo cristiano e buddhista, Astrolabio Ubaldini Editore, Roma 1971

VALLET, O., Gesù e Buddha. Destini incrociati del cristianesimo e del buddismo, Ediz. Dedalo, Bari 2000

PONCHAUD, F., Buddha e Cristo. Le due salvezze, a cura di F. Strazzari, EDB, Bologna 2005

Riv. «Concilium», 6 (1978): Buddismo e Cristianesimo

Riv. «Communio», n. 101 settembre-ottobre 1988: Cristianesimo e/o Buddismo

Riv. «Credere oggi», 26/155 (2006): Buddhismo

Riv. «Sette e Religioni», 14/2 (1998): Per un dialogo cristiano-buddista

SEIDL, H., Osservazioni sulla nota di Masanori Kumagai, in «Aquinas», 47/1 (2004), 215-218

VALLET, O., Gesù e Buddha. Destini incrociati del cristianesimo e del buddismo, Ediz. Dedalo, 2000

WIJEYARATNA, M., Il cristianesimo visto dal buddismo, in AA. VV., Iniziazione alla pratica della teologia, ed. it. a cura di C. MOLARI, vol. I: Introduzione, Queriniana, Brescia 1986, pp. 487-503

ZAGO, M., Buddismo e Cristianesimo in dialogo. Situazione, rapporti, convergenze, Città Nuova Editrice, Roma 1985

–, La spiritualità buddista, Studium, Roma 1986




6. IL CRISTIANESIMO A CONFRONTO CON LE RELIGIONI: ISLÂM
(→ CF. BILIOGRAFIA SPECIALISTICA IN UN ALTRO POST)


BORRMANS, M., Islam e Cristianesimo. Le vie del dialogo, Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 1993

–, Gesù Cristo e i Musulmani del XX secolo. Testi coranici, catechismi, commentari, scrittori e poeti musulmani di fronte a Gesù, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2000

–, Abc per capire i musulmani, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2007

BRANCA, P., Introduzione all’Islam, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1995

–, Gesù nella letteratura islamica post-coranica, in «Communio», 213 (2007), pp. 49-56

CENTRO FEDERICO PEIRONE, L’Islàm. Storia, dottrina, rapporti con il Cristianesimo, ElleDiCi, Leumann (TO) 2004

CENTRO DI STUDI SULL’ECUMENISMO, Cento domande sull’islam. Intervista a Samir Khalil Samir, a cura di PAOLUCCI, G. ed EID, C., Marietti, Genova 2002

–, Cultura, civiltà e teologia nell’islam, a cura di A. GAMBA, Marietti, Genova- Milano 2003

–, Islam: una realtà da conoscere, a cura di E. BUZZI, Marietti, Genova 2001

CONFERENZA EPISCOPALE SICILIANA FACOLTÀ TEOLOGICA DI SICILIA, Per un discernimento cristiano sull’islam. Sussidio pastorale, Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 2004

CROCIATA, M. (ed.), Per un discernimento cristiano sull’islam. Storia e teologia, Città Nuova Facoltà Teologica di Sicilia, Roma 2006

GÄDE, G., «Adorano con noi il Dio unico». Per una comprensione cristiana della fede islamica, Borla, Roma 2008

GNILKA, J., Bibbia e Corano. Che cosa li unisce, che cosa li divide?, Ancora, Milano 2006

GUZZETTI, C.M., Cristo e Allàh Convergenze tra Cristianesimo e Islàm nella fede e nella vita, ElleDiCi, Leumann (TO) 1983

–, Bibbia e Corano. Confronto sinottico, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1995

–, Islam, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2003

JOMIER, J., Per conoscere l’islam, Borla, Roma 1996

NAAMAN, B. – SCOGNAMIGLIO, E., Cristiani e musulmani in dialogo. Storia, Teologia, Spiritualità, ElleDiCi, Torino 2015 [D]

NARO, M. (ed.), Il dialogo possibile. I cristiani di fronte all’islam oggi, Salvatore Sciascia Editore, Caltanissetta-Roma 2005

RIZZARDI, G., Il linguaggio religioso dell’Islâm, Glossa, Milano 2004

–, L’Islâm: il linguaggio della morale e della spiritualità, Glossa, Milano 2007

TESCAROLI, L., Gesù Cristo o il Corano. L’incompatibilità di un confronto tra il Corano e Gesù Cristo, Coletti, Roma 2002

TALBI, M., Il cristianesimo visto dall’islam, in C. MOLARI (a cura di), op. cit., pp. 461-486

TROLL, C. W., Distinguere per chiarire. Come orientarsi nel dialogo cristiano-islamico (Giornale di teologia 337), Queriniana, Brescia 2009

–, Domande islamiche risposte cristiane (Giornale di teologia 343), Queriniana, Brescia 2010

VAN NISPEN, C. SEVENAER, T. , Cristiani e Musulmani: fratelli davanti a Dio?, Marcianum Press, Venezia 2006

WATT, W. M., Cristiani e musulmani, Il Mulino, Bologna 2004




7. TEOLOGIA DELLE RELIGIONI E DIALOGO INTERRELIGIOSO



AMATO, A., “Dominus Iesus”: recensione e problematiche. Una prima rassegna, in «Path», 1 (2002), pp. 79-114

–, Bibliografia su Cristo e le religioni non cristiane, in «Ricerche Teologiche», 4 (1993), pp. 197-237

CODA, P., Il logos e il nulla. Trinità, religioni, mistica, Città Nuova, Roma 2003

COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE, Il cristianesimo e le religioni, LEV, Città del Vaticano 1997

CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Dichiarazione «Dominus Iesus» (6 agosto 2000). Documenti e studi, LEV, Città del Vaticano 2002

CROCIATA, M. (ed.), Teologia delle religioni. La questione del metodo, Città Nuova Facoltà Teologica di Sicilia, Roma 2006

–, Teologia delle religioni. Bilanci e prospettive, Paoline, Milano 2001

DI TORA, M., La teologia delle religioni. Bilanci e prospettive alla luce della «Dominus Iesus», in «Sapienza», 58 (2005), pp. 3-51

FITZGERALD, M. L., Dialogo interreligioso. Il punto di vista cattolico, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2007

GIOIA, F. (a cura di), Il Dialogo interreligioso nell’insegnamento ufficiale della Chiesa Cattolica dal Concilio Vaticano II a Giovanni Paolo II (1963-2005), LEV, Città del Vaticano 2006

ILUNGA MUYA, J., La teologia delle religioni. Uno sguardo d’insieme, in G. LORIZIO (ed.), Teologia fondamentale, vol. 3: I contesti, Città Nuova, Roma 2005, pp. 53-126

RATZINGER, J., Fede, verità, tolleranza. Il cristianesimo e le religioni del mondo, Cantagalli, Siena 2003.

RIES, J., I cristiani e le religioni. Dagli Atti degli Apostoli al Vaticano II, Queriniana Jaca Book, Milano 2006

SELVADAGI, P., Teologia delle religioni, in G. CANOBBIO P. CODA (edd.), La Teologia del XX secolo. Un bilancio, vol. 3, Città Nuova, Roma 2003, pp. 61-93

SERRETTI, M. (ed.), Unicità e universalità di Gesù Cristo. In dialogo con le religioni, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2001

STRUMÌA, A., Che cos’è una religione? La concezione di Tommaso d’Aquino di fronte alle domande odierne, Cantagalli, Siena 2006

TANZELLA-NITTI, G. MASPERO, G. (a cura di), La verità della religione. La specificità cristiana in contesto, Pontificia Università della Santa Croce Edizioni Cantagalli, Roma-Siena 2007











PARTE TERZA: SÈTTE E NUOVI MOVIMENTI: pp. 293-320

AA.VV., Le sètte religiose: una sfida pastorale (Claustrum 8), ESD, Bologna 1991

CESNUR, Enciclopedia delle religioni in Italia, sotto la direzione di M. Introvigne e P. Zoccatelli, ElleDiCi Velar, Leumann (TO) 2006

CONTRI, A., Fedeli alla Parola, Confronto biblico-teologico con i Testimoni di Geova, ElleDiCi, Leumann (TO) 1991

DAL FERRO, G., Alla ricerca di Dio. Analisi antropologica e teologica delle religiosità alternative, Ed. Messaggero, Padova 2001

GALLIZIOLI, M., La religione fai da te. Il fascino del sacro nel postmoderno, Cittadella, Assisi 2004

GATTO TROCCHI, Clia., I nuovi movimenti religiosi, Queriniana, Brescia 2000

INTROVIGNE, M., Dio è tornato, Piemme, Casale Monferrato (AL) 2003

–, Le nuove religioni, SugarCo, Milano 1989

–, I protestanti, ElleDiCi, Leumann (TO)1998

HAUTH, R., I Mormoni, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2001

MAGGIONI, G., Nuovi movimenti di derivazione orientale, Centro Ambrosiano, Milano 1996

–, Nuovi movimenti religiosi cristiani, Centro Ambrosiano, Milano 1995

MINUTI, L., I testimoni di Geova non hanno la Bibbia, Coletti a San Pietro, Roma 19922

POLIDORI, V., I Testimoni di Geova e la falsificazione della Bibbia, EDB, Bologna 2007

PONTIFICIO  CONSIGLIO  DELLA CULTURA PONTIFICIO  CONSIGLIO  PER  IL DIALOGO
INTERRELIGIOSO, Gesù Cristo portatore dell’acqua viva. Una riflessione cristiana sul “New Age”, Paoline, Milano 2003

SAPORITI, A., Cristiani e nuovi movimenti religiosi. Il punto di vista cattolico, ElleDiCi, Leumann (TO) 2006

SCONOCCHINI, P., La Bibbia dei Testimoni di Geova. Traduzione o manipolazione?, ElleDiCi, Leumann (TO) 20012

TORNESE, N., Piccola collana «I Testimoni di Geova», voll. 1-24, Scuola Tipo-Litografica «Istituto Anselmi», Marigliano (NA) 1982-1996

–, Piccola collana: «La verità sui Mormoni», voll. 1-3, Scuola Tipo-Litografica «Istituto Anselmi», Marigliano (NA) 1981-1983

VIARENGO, M. L., Satya Sai Baba e il suo movimento, ElleDiCi, Leumann (TO) 2001






SITI INTERNET UTILI:

http://www.cesnur.org, del Centro di Studi sulle Nuove Religioni
http://www.gris.org/, Gruppo di Ricerca e di Informazione Socio-religiosa (fino al 2001 denominato Gruppo di Ricerca e di Informazione sulle Sette)




M. CROCIATA (ed.), L’uomo al cospetto di Dio. La condizione creaturale nelle religioni monoteiste, Città Nuova, Roma 2004


P. CODA – M. CROCIATA (edd.), Il crocifisso e le religioni. Compassione di Dio e sofferenza dell’uomo nelle religioni monoteiste, Città Nuova – Facoltà Teologica di Sicilia, Roma 2002

M. CROCIATA (ed.), Il Dio di Gesù Cristo e i monoteismi, Città Nuova, Roma 2003

M. Crociata (ed.), Gesù Cristo e l’unicità della mediazione, Paoline, Milano 2000

W. Kern – H. J. Pottmeyer – M. Seckler (edd.), Corso di teologia Fondamentale, 4 voll. (1. Trattato sulla religione; 2. Trattato sulla Rivelazione; 3. Trattato sulla Chiesa; 4. Trattato di Gnoseologia Teologica), tr. it., Queriniana, Brescia 1990


H. KÜNG, Cristianesimo, BUR Saggi, Milano 1999

H. KÜNG, Ebraismo, Rizzoli, tr. it., Milano 1993

H. KÜNG, Islam. Presente, passato e futuro, tr. it., Rizzoli, Milano 2005

H. KÜNG (et. al.), Cristianesimo e religioni universali. Introduzione al dialogo con islamismo, induismo e buddismo, tr. it., Mondatori, Milano 19862

G. Lorizio, (ed.), Teologia fondamentale, 4 voll. (1. Epistemologia; 2. Fondamenti; 3. Contesti; 4. Testi antologici), Città Nuova, Roma 2005

N. Tornese sj, Noi crediamo. Piccolo catechismo. Risposta ai testimoni di Geova, pentecostali e altre sette, voll. 3, Scuola Tipo-Litografica «Istituto Anselmi», Marigliano (NA) 1991

N. Tornese sj, Piccola Collana “I Testimoni di Geova”, voll. 24, Scuola Tipo-Litografica «Istituto Anselmi», Marigliano (NA) 1996

N. Tornese sj, Piccola Collana “La verità sui Mormoni”, voll. 3, Scuola Tipo-Litografica «Istituto Anselmi», Marigliano (NA) 1988

Hamza Roberto Piccardo, Il Corano, revisione e controllo dottrinale dell’Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia (UCOII), Grandi Tascabili Economici Newton, Roma

TALBI, M., Il cristianesimo visto dall’Islam, in C. Molari, a cura di, Iniziazione alla pratica della teologia, Vol I. Introduzione, tr. it., Queriniana, Brescia 1986, pp. 461-486

ABÉCASSIS, A., Il cristianesimo visto dall’ebraismo, in ibid., pp. 435-460


WIJEYARATNA, M., Il cristianesimo visto dal buddismo, in ibid., pp. 487-503